Rispetto a quanto emerso dalla stampa sulla presunta invasione di bocconi avvelenati in città, si informa che al Comune di Piombino ed al Servizio Veterinario della ASL non sono pervenute segnalazioni in merito.
La normativa di riferimento, la recente ordinanza del Ministero della Salute del 10 febbraio 2012, prevede in estrema sintesi il divieto di utilizzo di bocconi o esche avvelenate; l'obbligo di segnalazione da parte del proprietario dell'animale deceduto all'autorità tramite il veterinario che emette diagnosi di sospetto avvelenamento e il relativo obbligo da parte del veterinario di informare il sindaco e il veterinario della Asl competente; l'obbligo da parte del sindaco di aprire un'indagine, entro 48 ore dalla comunicazione individuando le modalità di bonifica e segnalando l'area con un'apposita cartellonistica.
“ Questa situazione – spiega l'assessore Marco Chiarei – ci dà lo spunto per chiarire bene quello che si deve fare di fronte al fenomeno. Chiunque rinvenga, o presuma di aver rinvenuto, un boccone o un'esca avvelenata deve avvertire e/o recarsi immediatamente presso il servizio veterinario della ASL o chiamare i vigili urbani, in modo da poter avviare le procedure previste dalla legge. Gli stessi medici veterinari di fronte a sintomatologie sospette possono adottare tutte le precauzioni e gli accorgimenti del caso .”
“E' chiaro – prosegue l'assessore - che le segnalazioni su Facebook, oltre ad essere prive del grado di attendibilità richiesto, non producono gli effetti desiderati in quanto non mettono in moto gli interventi necessari ed urgenti per mettere in sicurezza un'area potenzialmente pericolosa per i nostri amici animali.”
“Una segnalazione su un social network può forse soddisfare la coscienza individuale ma non serve alla risoluzione rapida di tali problematiche ed anzi dilata i tempi di esposizione al pericolo degli animali che potrebbero ingerire tali veleni” .