
Una mozione presentata dal consigliere Francesco Ferrari di Forza Italia Ferrari per introdurre alcuni accorgimenti volti a scongiurare il fenomeno di bambini ‘dimenticati’ in auto, di cui le cronache raccontano con sempre maggiore frequenza per gli esiti tragici che certe volte ne conseguono.
Se ne è parlato martedì 17 ottobre in una riunione della Terza Commissione consiliare, presieduta dalla consigliera Maria Grazia Braschi, alla quale hanno partecipato le educatrici dei nidi d'infanzia della città, pubblici e privati, la coordinatrice pedagogica zonale Valeria Cattaneo, l'assessore alla pubblica istruzione Margherita Di Giorgi.
Nella mozione presentata da Ferrari si proponeva di scongiurare questo rischio con l'invio di un messaggio o con una telefonata da parte delle educatrici in caso di assenza dei bambini dal nido.
Una possibilità che non è stata ritenuta perseguibile dalle educatrici, e forse nemmeno troppo efficace, per una serie di motivazioni la cui validità è stata riconosciuta anche dal consigliere Ferrari alla fine della discussione.
I temi sollevati sono stati quelli relativi ai limiti della responsabilità formale dell'educatore.
“Nel momento in cui si introduce una procedura come questa – ha sottolineato la coordinatrice pedagogica – questa procedura deve essere perfettibile e non può contemplare errore altrimenti si rischiano conseguenze penali per l'educatore stesso.”
Dal punto di vista dell'efficacia di tale procedura, tutti sono stati concordi nel ritenere che sia molto più utile agire su un piano di concreto alla genitorialità.
Spesso questi fenomeni sono da ricondursi a casi di ‘amnesia dissociativa temporanea’, una sorta di ‘buco nero’ nella memoria che porta ad essere convinti di aver compiuto delle azioni abitudinarie quando in verità non le abbiamo fatte. Non si parla quindi di responsabilità perchè non sono azioni frutto di una scelta. E' importante quindi agire sul fronte del supporto per evitare il più possibile rischi di questo genere.